mercoledì 18 maggio 2011

Un altro post post-elettorale

Una summa dei ragionamenti bipartisan la trovate qui:

  1. Pisapia NON HA ANCORA VINTO. E' ai ballottaggi, con non pochi punti di scarto, ma è ai ballottaggi. Si sa che solitamente questi appuntamenti vengono disertati in nome della svogliatezza, delle belle giornate da passare al mare o a fare un giro e via discorrendo. Probabilmente i più assidui elettori sono quelli di sinistra, visto che il Pdl solo ora ha incentrato la campagna elettorale sulla partecipazione, e penso che il risultato sia scontato.
  2. Il Terzo Polo, checchè se ne dica, non conta un'emerita cippa di nulla. Niente. Meno del Movimento 5 Stelle. La domanda che da qualche anno ci affligge è: esistono ancora i moderati?O esistono i moderati di destra e di sinistra, e i moderati schietti non hanno più ragione di esistere? L'estremo centro, formula dall'ossimoro infelice, non da posizioni alle quali aggrapparsi: richiama valori, lontani, memorie del passato, la serenità che spesso coincide con l'immobilità. Immobilità che Berlusconi ha garantito in questi anni di governo con il fallimento di molte riforme dirette alla sua persona e non. E quindi, perchè votare uno schieramento che include l'erede della Dc, un minimo schieramento dalle connotazioni cattoliche e comunque di poco, di molto poco, a sinistra, e un partito che vorrebbe rinnovare la destra italiana, nobile scopo, ma che per non affondare deve aggrapparsi agli altri due, con i quali ha poco o niente in comune?
  3. Berlusconi NON HA PERSO. Certo, le sconfitte elettorali fanno perdere il potere, l'unica cosa che ci riesce assieme alle inchieste con annesse condanne. Visto che finora tornadi, terremoti, scossoni di qualsiasi tipo, non hanno fruttato alcun che, non ci aspettiamo il ritiro a vita privata dal giorno alla notte perchè NON AVVERRA'!
  4. Il Pd dovrebbe aver capito quali risorse siano gli alleati. Perchè se il proprio candidato non sfonda, e l'elettorato preferisce candidati dalle provenienze diverse ma dalla levatura morale e politica, c'è la possibilità che quest'ultimo vinca senza che tradisca la missione: essere uniti nella coalizione del centrosinistra.
  5. De Magistris non è una persona affidabile. Soprattutto dopo le figure europee.
  6. Saltare il ballottaggio a Bologna è come dire avere un culo pazzesco.
  7. Grillo comincia a fare sul serio, ma se vuole vincere qualche battaglia è necessario riformare le cose dall'interno. Ad esempio far contare il proprio peso elettorale nel centrosinistra. Perchè no? Non mi si dica che il Movimento 5 Stelle è oltre gli schieramenti esistenti. Lo sarà, ma di sicuro non si configura a destra o al centro. A sinistra ha le più evidenti somiglianze, tant'è che l'IdV gli ha portato via molte delle idee e delle proposte. E visto che non potranno avere il peso per governare autonomamente, è bene che, consapevolmente, facciano pesare la loro posizione al Pd, a SEL, all'IdV. Attenzione: non vogliamo un secondo Bertinotti, uno che rompe le palle per tenersi stretti gli elettori ma poi fa crollare i governi. Perchè gli italiani lo sforzo di darci un minimo di fiducia lo possono fare, con pochi voti di scarto. Ma sta a voi riuscire a fare di quei voti una base di partenza per ampliare il consenso e farsi volere bene da più persone possibili.
  8. Per ribadire, Fini ha dichiarato la sua morte politica qualche mese fa con il voto di fiducia. A parte che quando succedono queste divisioni sono per le elezioni (a livello teorico, la maggioranza in Parlamento, ma anche l'opposizione, non sono totalmente volute dal popolo, sono costruzioni interne al Palazzo che non riflettono lo stato delle cose. E non mi si dica che l'elettorato segue il proprio candidato, quando non esistono preferenze).

mercoledì 4 maggio 2011

I problemi che nessuno si è posto

a questo giro qualcuno ci ha pensato:
Se gli Stati Uniti si professano ancora una volta paladini della libertà e della giustizia, perchè non permettere un processo anche a Bin Laden? Le sue colpe le ha avute, nonostante tutte le dietrologie possibili, e non penso che sarebbe stato possibile un proscioglimento. Se hanno il potere di ucciderlo, perchè non di giustiziarlo, e se proprio necessario, di condannarlo in modo non giusto? D'accordo, c'è la legge marziale che vige in guerra, ma ci sono anche dei tribunali appositi, come dice appunto Facci, che devono mantenere in vita i diritti umani e civili anche in situazioni d'emergenza. Anche quando l'imputato è Osama. Dopotutto è un essere umano anche lui, sebbene non meriti compassione nè pietà. La superiorità occidentale è solo sulla carta se non mettiamo in atto i principi a cui ci ispiriamo nelle nostre Costituzioni. E poi il rischio di glorificarlo. Rischio altissimo, che può provocare se non rivendicazioni una nuova serie di movimenti estremisti. E così tutto continua, inesorabilmente, in un conflitto che rinnova le sue cause scontro dopo scontro. Se prima era in nome dello strapotere americano, adesso sarà in nome dell'uccisione del leader di Al Qaeda. E così via.

lunedì 2 maggio 2011

"La tua sofferenza è la nostra libertà"

Ai tempi, questo avrebbero urlato i seguaci di Cristo.

Mentre ai nostri, di tempi, ci tocca vederlo scritto sugli striscioni dei berluscones davanti al Palazzo di Giustizia di Milano.