mercoledì 18 luglio 2012

Sono pronto a pagare

Allora, facciamo due rapidi conti, anzi prendiamo quelli di chi li ha già fatti. Secondo gli ultimi studi abbiamo 32.000 € a persona di debito pubblico, più precisamente 31.700 €. Nel 1990, quando sono nato, si attestava sui 663.831 milioni di euro, su una popolazione di 56.694.360 abitanti: 12.061 € a testa. E va bene, le crisi, le inflazioni, il petrolio, le guerre, i tecnici, gli incompetenti, d'accordo.

Ora però sono stanco di vivere con questo peso sulle spalle, con questo debito che ho contratto con la sola colpa di essere nato. Fossimo più persone in Italia, ne avremmo un pò meno, la colpa sarebbe tradotta in meno soldi e forse saremmo meno arrabbiati. Ma così è, questa è l'eredità che ci hanno appioppato i padri e i padri dei nostri padri, con i loro politici e spesso i padri dei loro politici.

Ma adesso basta. Sono pronto a pagare.

Quanto c'è da spendere? 31.700 €? Facciamo 32.000, ci metto anche gli eventuali interessi (da versare a chi? Non lo so, ma qualcuno viene comunque a chiederteli alla fine della fiera). Farò un mutuo, chiederò un prestito, sentirò i miei genitori e i miei nonni, visto che comunque la colpa è anche loro. Mi faccio un regalo per il mio compleanno, saldo il debito con il mio paese. Li metto direttamente nelle famose "casse dello Stato", anche se non so quali casse e prossimamente forse anche quale Stato. Li vado a portare a Monti, gli dirò "Guarda Mario, te ci capisci sicuramente più di me riguardo alle banche, ecco allora io te li do in mano, contali, sono 32.000 € precisi, segnati il mio nome e cognome, abito qui in questa via. Segnato? Ecco, da qui in avanti NON MI ROMPETE PIU' LE PALLE, non ne voglio sapere più nulla, io e l'economia italiana abbiamo chiuso, mi ritiro a vita privata, non mi chiedete altri tributi se non per i servizi di cui usufruisco. Ho saldato il debito con lo Stato e con la legge. Tanto vi conosco a voi, col fatto di st'accollo, di st'angoscia addsso siete sempre a chiedere. Ora ve lo do io per primo quello che vi spetta, poi basta, chiuso, amici come prima, ci si vedrà per una cena, un aperitivo, ci si chiama per le feste comandate (sempre che non si lavori tutti) e fine".

Potrà andar bene?

martedì 31 gennaio 2012

E voi pensate che sia facile tenere un blog?

Avere costantemente idee per aggiornarlo? Parlare di cose interessanti, intelligenti, non scontate, non banali e in tutto questo non scadere nel volgare?

Pensate che quando ho 5 minuti di tempo penso a cosa scrivere in questo bugigattolo della rete, sperando che qualche anima buona lo legga e, chissà, magari mi commenti senza offese?



Finora è andata così.
Ma prometto di impegnarmi a spolverare quest'angolo privato dimenticato.

Se ci penso, ma ci devo pensare intensamente eh, ho così tante cose da proporvi...


lunedì 29 agosto 2011

Il Comprimario

Il comprimario racconta vite più interessanti della sua. Le vede, a volte vi partecipa, le invidia, e tutto quello che può fare è trascriverle o narrarle. L'unico modo per annullare questi morsi d'invidia è buttare giù fogli su fogli, magari introdursi prima del protagonista, cercare di rendersi interessanti. Ma ciò non toglie che non è la sua storia quella affascinante, no. Forse il comprimario cerca una terapia per annullare il senso d'inferiorità, stendendo la storia che lo renderà famoso un giorno. Di uno dei più famosi comprimari, che poi così non era, è stato detto: "Watson è quello che ci ha fatto conoscere Sherlock Holmes". Già Watson ha avuto un ruolo più ampio all'interno di quei romanzi, c'è addirittura chi, nelle introduzioni, ha voluto posizionarlo come vero protagonista. Balle. Il comprimario non ha genio, non ha una personalità ben definita. Solitamente è più pauroso, sta nelle retrovie nel momento in cui l'azione imperversa, un voyeur dell'avventura, un cronista presente nel momento dell'accaduto. Se entra nel vivo dell'azione il più delle volte ne esce sconfitto. Quando ha successo nell'aiutare il protagonista diventa aiutante. Quando ha successo nello sconfiggerlo, è antagonista. Stiamo parlando, vi ricordo, di un personaggio secondario. Utile ma non indispensabile, narratore, ma questo ruolo potrebbe ricoprirlo lui come chiunque altro conoscente dell'avventuriero. Il comprimario è una persona, punto. Non ha niente di speciale da dover mostrare, anzi, le sue qualità possono essere dìimpiccio nel descrivere l'eroe. Deve stare dietro, non ribellarsi alla sua condizione, far passare avanti chi è più dotato e meglio fornito. Chi è normale vada dietro. Nonostante i "normali" siano in numero maggiore degli "speciali". Quindi anche te Marx hai sbagliato tutto. Engels, vai più indietro, fai passare il maestro..

mercoledì 18 maggio 2011

Un altro post post-elettorale

Una summa dei ragionamenti bipartisan la trovate qui:

  1. Pisapia NON HA ANCORA VINTO. E' ai ballottaggi, con non pochi punti di scarto, ma è ai ballottaggi. Si sa che solitamente questi appuntamenti vengono disertati in nome della svogliatezza, delle belle giornate da passare al mare o a fare un giro e via discorrendo. Probabilmente i più assidui elettori sono quelli di sinistra, visto che il Pdl solo ora ha incentrato la campagna elettorale sulla partecipazione, e penso che il risultato sia scontato.
  2. Il Terzo Polo, checchè se ne dica, non conta un'emerita cippa di nulla. Niente. Meno del Movimento 5 Stelle. La domanda che da qualche anno ci affligge è: esistono ancora i moderati?O esistono i moderati di destra e di sinistra, e i moderati schietti non hanno più ragione di esistere? L'estremo centro, formula dall'ossimoro infelice, non da posizioni alle quali aggrapparsi: richiama valori, lontani, memorie del passato, la serenità che spesso coincide con l'immobilità. Immobilità che Berlusconi ha garantito in questi anni di governo con il fallimento di molte riforme dirette alla sua persona e non. E quindi, perchè votare uno schieramento che include l'erede della Dc, un minimo schieramento dalle connotazioni cattoliche e comunque di poco, di molto poco, a sinistra, e un partito che vorrebbe rinnovare la destra italiana, nobile scopo, ma che per non affondare deve aggrapparsi agli altri due, con i quali ha poco o niente in comune?
  3. Berlusconi NON HA PERSO. Certo, le sconfitte elettorali fanno perdere il potere, l'unica cosa che ci riesce assieme alle inchieste con annesse condanne. Visto che finora tornadi, terremoti, scossoni di qualsiasi tipo, non hanno fruttato alcun che, non ci aspettiamo il ritiro a vita privata dal giorno alla notte perchè NON AVVERRA'!
  4. Il Pd dovrebbe aver capito quali risorse siano gli alleati. Perchè se il proprio candidato non sfonda, e l'elettorato preferisce candidati dalle provenienze diverse ma dalla levatura morale e politica, c'è la possibilità che quest'ultimo vinca senza che tradisca la missione: essere uniti nella coalizione del centrosinistra.
  5. De Magistris non è una persona affidabile. Soprattutto dopo le figure europee.
  6. Saltare il ballottaggio a Bologna è come dire avere un culo pazzesco.
  7. Grillo comincia a fare sul serio, ma se vuole vincere qualche battaglia è necessario riformare le cose dall'interno. Ad esempio far contare il proprio peso elettorale nel centrosinistra. Perchè no? Non mi si dica che il Movimento 5 Stelle è oltre gli schieramenti esistenti. Lo sarà, ma di sicuro non si configura a destra o al centro. A sinistra ha le più evidenti somiglianze, tant'è che l'IdV gli ha portato via molte delle idee e delle proposte. E visto che non potranno avere il peso per governare autonomamente, è bene che, consapevolmente, facciano pesare la loro posizione al Pd, a SEL, all'IdV. Attenzione: non vogliamo un secondo Bertinotti, uno che rompe le palle per tenersi stretti gli elettori ma poi fa crollare i governi. Perchè gli italiani lo sforzo di darci un minimo di fiducia lo possono fare, con pochi voti di scarto. Ma sta a voi riuscire a fare di quei voti una base di partenza per ampliare il consenso e farsi volere bene da più persone possibili.
  8. Per ribadire, Fini ha dichiarato la sua morte politica qualche mese fa con il voto di fiducia. A parte che quando succedono queste divisioni sono per le elezioni (a livello teorico, la maggioranza in Parlamento, ma anche l'opposizione, non sono totalmente volute dal popolo, sono costruzioni interne al Palazzo che non riflettono lo stato delle cose. E non mi si dica che l'elettorato segue il proprio candidato, quando non esistono preferenze).

mercoledì 4 maggio 2011

I problemi che nessuno si è posto

a questo giro qualcuno ci ha pensato:
Se gli Stati Uniti si professano ancora una volta paladini della libertà e della giustizia, perchè non permettere un processo anche a Bin Laden? Le sue colpe le ha avute, nonostante tutte le dietrologie possibili, e non penso che sarebbe stato possibile un proscioglimento. Se hanno il potere di ucciderlo, perchè non di giustiziarlo, e se proprio necessario, di condannarlo in modo non giusto? D'accordo, c'è la legge marziale che vige in guerra, ma ci sono anche dei tribunali appositi, come dice appunto Facci, che devono mantenere in vita i diritti umani e civili anche in situazioni d'emergenza. Anche quando l'imputato è Osama. Dopotutto è un essere umano anche lui, sebbene non meriti compassione nè pietà. La superiorità occidentale è solo sulla carta se non mettiamo in atto i principi a cui ci ispiriamo nelle nostre Costituzioni. E poi il rischio di glorificarlo. Rischio altissimo, che può provocare se non rivendicazioni una nuova serie di movimenti estremisti. E così tutto continua, inesorabilmente, in un conflitto che rinnova le sue cause scontro dopo scontro. Se prima era in nome dello strapotere americano, adesso sarà in nome dell'uccisione del leader di Al Qaeda. E così via.

lunedì 2 maggio 2011

"La tua sofferenza è la nostra libertà"

Ai tempi, questo avrebbero urlato i seguaci di Cristo.

Mentre ai nostri, di tempi, ci tocca vederlo scritto sugli striscioni dei berluscones davanti al Palazzo di Giustizia di Milano.

giovedì 28 aprile 2011

"E lo so io icche sente. Sente odore del mi cane!"

Scena: passeggio lungo un viale alberato per portare fuori il cane a fare i suoi bisognini. Ore 16.30. Scena quindi bellissima, che potrebbe essere interrotta in maniera buffa e simpatica dal mio cane che appunto fa quel che deve fare, la cacca, nel mezzo di strada, interrompendo il corso delle macchine che di rado passano, ma sempre più spesso nel momento in cui Perla defeca.

Quando non caga, Perla ama andare a far visita ai passanti o alle persone sedute sulle panchine, cercando coccole e grattini e ricambiando con lunghe leccate alle scarpe e alle mani, dopo aver annusato la parte da leccare. Quest ultimo particolare mi da sempre un certo fastidio. Il fastidio della risposta necessaria che ogni persona annusata deve avere. Che il fatto che il mio cane annusi te sia dovuto al fatto che sente necessariamente odore di un altro cane. Perchè? Chi te l'ha detto? Cosa te lo fa pensare? I cani hanno un olfatto monotematico, sentono solo odore degli altri cani? Noi facciamo lo stesso? Vabbè che non vedono i colori, ma non per questo devono oltretutto sentire un odore solo.

E viceversa. Chi non possiede cani si stupisce del fatto che il mio cane stia annusando te. Siamo in democrazia, baby, c'è libertà di annuso, anche se non possiedi cani. Hai forse paura di quello che sta sentendo? Hai forse squartato qualcuno dieci minuti prima di riposarti su una panchina in un viale alberato, godendoti il paesaggio? Eri a godere delle gioie del sesso, della necrofilia, della numismatica, di che cazzo ti pare e inevitabilmente il sentore di ciò che hai maneggiato è rimasto addosso al tuo corpo, ti sei "sporcato" metaforicamente, e il mio cane ha il potere di capire cosa hai fatto nonostante tu pensi di non avere lasciato traccia. Questo ti intimorisce e lasci credere che sia solo una cosa per cani, per animali dello stesso genere, e che la tua vita non rientri in cose di questo genere. Beh, ti sbagli di grossa, tipo sulla quarantina in tuta e scarpe beige da ginnastica.

T'è andata bene che Perla non sa parlare, altrimenti...