venerdì 2 ottobre 2009

L'ultimo ultimatum stavolta lo dico io!

Nel momento del bisogno fisiologico c'è sempre qualcosa che manca in bagno: la carta igienica. Come al solito, rimane quel giro, giro e mezzo di rotolo prima che finisca, e vabbè, ci siamo passati tutti. Quello che non manca mai, nel mio bagno e in quello di molte persone, è la rivista. Non il giornale, ma la rivista. La "guida tv" che alla fine è il giornaletto di gossip, con notizie di nessuna importanza trattate con articoli multipli, foto di grande formato, interviste, approfondimenti e chi più ne ha più ne metta mentre per le notizie importanti è riservato un trafiletto senza nemmeno il titolo in grassetto (dare notizie futili: è un lavoro sporco ma qualcuno deve pur farlo). Dopo aver adibito alle mie funzioni corporali, butto l'occhio su una copertina di questa pagina che reca non mi ricordo quale titolo. Parla di un ultimatum tra una coppia, cose così. Mi ha colpito la testa visibilmente quadrata del ragazzo, che nemmeno uno scagnozzo del boss dei cartoni animati, e la faccia inebetita della sua compagna. Dicevo, il titolo parla di un ultimatum, penso da parte di uno dei due partners, affinchè l'altro ripensi a cosa c'è di sbagliato nella loro storia d'amore e non la faccia finire. Soprattutto, la notizia non è stata ricercata attraverso le più svariate fonti, anzi, è stata proprio una dichiarazione dei due!
Ora, conclusa la premessa, volevo raccontare il mio punto di vista. Mi domandavo: come mai c'è questa rinuncia alla privacy da parte di personaggi a me sconosciuti ma senz'altro conosciuti e ammirati al popolo del piccolo schermo, rinuncia inversamente proporzionale al desiderio di privacy delle persone normali, delle quali parte di esse si presume leggano queste riviste? Forse per rimanere sulla cresta dell'onda del successo? Per piacere personale? Perchè tutti i lettori sono loro amici o conoscenti? Perchè tanto vale dirlo pubblicamente prima che si vada a sapere da voci di corridoio, che potrebbero falsificare o manipolare la notizia? Dalla foto in copertina sembra proprio che insieme abbiano risposto al giornalista riguardo questa storia quasi al capolinea. Del tipo:

"Insomma, com'è successo che voi siate arrivati a questo punto?"
"Eh sai, io gli ho detto a lui: o così o pomì! Ora basta, tu non mi apprezzi per quello che sono!"
"Si, più o meno mi ha detto queste parole. E io gli ho risposto che non è vero, che non l'apprezzo per quella che è, che se non mi specifica le opzioni io che cazzo ne so qual'è quella giusta per stare con lei! Che poi pomì nemmeno la conosco, fosse bona ci faccio un pensierino"
"Ah ecco. Non ho altre domande"

Comunque sia, abbiamo bisogno di queste cose. Per svago, per farsi due risate, per invidiare, per non invidiare. Per cagare meglio.

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