domenica 25 aprile 2010

25 Aprile 2010

(Ho scritto questo post su Facebook, animato dalla voglia di voler dire qualcosa nel momento in cui nessuno dice nulla. Il concetto di "festa" ha eliminato la causa della festa, la storia che vi è dietro il fatto nudo e crudo di stare a casa ogni tanto durante l'anno. Parlando del 25 Aprile, vengono a mancare anche quelle cause so 21th century, come il consumismo. Il 25 Aprile è festa, di qualcosa, probabilmente successo anni orsono, che ormai non ha interesse nella vita attuale. Ma guai a chi lo tocca, chè un giorno di festa è sacrosanto, anche quando viene di Domenica. Mi rendo conto anch'io che fino a qualche anno fa sostituivo la Liberazione con l'Immacolata Concezione o altre cose di questo genere, perchè non ho sentito mia la capacità di collegare la storia attuale con la storia passata, con tutti i difetti che ne sono conseguiti. Ora ho capito la portata degli avvenimenti del secolo scorso, macerati e rimescolati alla mia coscienza durante gli anni. E di getto ho voluto scrivere questa cosa. Niente di altisonante, non mi posso dire così legato a quei valori, a quelle gesta, sebbene anche mio nonno abbia fatto la guerra. Siamo molto lontani da quei fatti, quelli della mia generazioni e di quelle seguenti. Non mi sento di salire sul carro dei vincitori o provare a spiegare cosa hanno compiuto, non sono cose che mi potrebbero appartenere mai. Ma non per questo dimentico o tralascio. Ecco, per tutti quelli che tralasciano, o peggio, per tutti quelli che, ostentando una dottrina politica piuttosto che un'altra, cercano di rimodellare o amplificare quell'esperienza che fu la Resistenza, ho scritto questo. La celebrazione è il miglior modo per festeggiare oggi. Senza critiche o commenti. La storia parla da sola, sebbene c'è chi voglia fare da traduttore.)



si si lo so, forse la retorica è eccessiva, c'è chi non apprezza così tanto, non è legato così fortemente a questi avvenimenti, ma se non fosse stato per tutti coloro che hanno lottato, da una parte e dall'altra, a favore della libertà da riacquistare nel nostro paese, beh, forse non saremmo mai nati, in un paese (almeno formalmente) libero e democratico. Chi vuole un'altro Regno d'Italia, un'altra Repubblica di Salò? Non ci tengo, e per questo ringrazio chi è venuto prima di me. Grazie, questa festa è per voi.

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