sabato 6 giugno 2009

Somniphero (titolo alla Evanescence)


Senza le mie sedici ore di sonno sono un grande invalido. Woody Allen

Oggi avevo sonno. Tanto sonno. Sei ore di sonno non sono tantissime, me ne mancavano due sole per raggiungere lo stato ottimale. Ma due ore si ripercuotono in maniera non indifferente sulla vita quotidiana.


Esempio? Due ore meno di sonno equivalgono a cinquant'anni in più addosso. Solo mentalmente eh. Nessuno mi ha visto con rughe, capelli bianchi e dentiera, o perlomeno se ero così nessuno mi ha detto nulla. Una lentezza astronomica, anni luce per due esercizi di matematica, che però tornavano.

Miraggi con la testa appoggiata sul mio banco,
il sogno di un unico grande letto per tutte le genti del mondo.

Con lo spazio necessario per sdraiarsi ed eventualmente dormire alla "cristo in croce" o alla "uomo di leonardo". Cuscini per tutti, senza fare a cuscinate però, ora voglio dormire. Un sogno troppo pacifista, ma a 68 anni virtuali me lo posso permettere, posso dire anche di aver visto Woodstock e la Summer of Love, e posso anche dire che quelli si che erano ideali, non si andava a giro col coltello ma a ogni angolo si faceva l'amore, e altre cazzate vere o verosimili.

Tipo questa.

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