lunedì 30 novembre 2009

Novembre politico

2009, mese di novembre. Silvio è disperato per la fine misera del suo lodo (suo perchè sarebbe stato il primo ad usufruirne tra le quattro cariche dello stato, sebbene ora vogliano tirare in mezzo anche Schifani), pensa alle elezioni anticipate per rimandare i processi, pensa a mini lodi,e anche Casini, suo ex compagno di coalizione, che in nome dei vecchi tempi passati insieme a governare e, secondo quanto dice, in nome del popolo italiano, vuole dare una tregua alle persecuzioni giudiziarie per riportare l'attenzione sulla crisi finanziaria, sulla famiglia, sull'immigrazione, insomma su quelli che si suppongono essere i problemi veri del paese. C'è chi pensa alla successione di Silvio. Io penserei, come oppositore politico, a come toglierlo di mezzo dalla scena politica prima di pensare al successore, legalmente, s'intende. Si parla di lotte intestine al partito di maggioranza, proprio per avere la fiducia del padrino riguardo la successione. Tremonti, Fini, correnti per ambo le parti, se poi ci si mettono anche le lotte tra ministri (il solito Brunetta). Tutti ne sono al corrente, ma la maggioranza è ferma, salda. Deve combattere l'avanzata dei magistrati comunisti, che cercano in tutti i modi di portare a termine questi processi (che alla fin fine è il loro lavoro). Prima Silvio, poi le donne, poi i bambini. Il salvato cerca impegni a più non posso, si fa invitare da leader europei e non che hanno un certo feeling con le sue mosse un pò sopra le righe (Lukashenko e Gheddafi), fiutando affari in esclusiva con gli stati che rappresentano, da buon imprenditore qual'è, per non fare viaggi a vuoto e per non presentarsi alle udienze tribunizie. In patria invece c'è chi ci mette la faccia per sembrare più buono di com'è (o come potrebbe essere), più magnanimo di chi c'è al potere, nonostante faccia parte della stessa coalizione, più pacato e moderatore. Il signor Fini. Con lo scudo (non crociato, quello appartiene a altri) si difende dal duplice attacco di Feltri e della Lega, smentisce dossier probabilmente inventati per aumentare le copie, diventa amico degli immigrati e non stronzo come i suoi colleghi di maggioranza, vuole la pace e la fratellanza tra popoli, nemmeno il Prodi più mite e sonnifero. Il motivo è: perchè? Ipotesi: cercare di fare un partito di centrodestra, senza trattino, visto che il centro, forse, ce lo metteva il premier, e la destra, anche troppa, ce la metteva lui e la sua compagine di aenne. Impresa ardua, dovrebbe prendere la leadership, cosa non scontata, togliere grandissima parte degli attuali iscritti, partecipanti, militanti, estremisti, stronzi, ex-qualcosa, peoni, ministri e sottoministri, berluscones, ecc. E considerare che era partito dalle ceneri del neofascismo meno estremista degli anni di piombo. Depurare il colore nero fino a far diventare chiara l'acqua non è roba da poco. Altro motivo: prendere in mano la situazione molto degradante (che gesto nobile Gianfranco). C'è da credergli? Si vergogna pure lui? Ha a cuore questo paese? Chissà.

All'opposizione che succede? Bersani vuole prendere in mano il partito allo sbando, così liquido che si stava espandendo a macchia d'olio sul tavolo delle indecisioni. Già alcuni, prospettata la mala parata, hanno deciso di uscire preventivamente prima di incappare in clausole di rescissione spiacevoli o prima di non poter uscire per niente. Obiettivo su cui puntare l'attenzione da ora in avanti: il lavoro. Buon punto di partenza, non ci aveva mai pensato nessuno. Per gli altri candidati era la laicità (molto più astratto) e ... qual'era quello di Franceschini? L'opposizione? L'antiberlusconismo? Boh, una di queste cose qui. Secondo obiettivo: alleanze. Con tutti quelli che non sono di destra o centrodestra. Apparte qualche significativa eccezione estremista (capirai, Rc, dopo aver sfasciato un governo lo ri-inviti pure?). Con il centro già qualche difficoltà in più. Se l'impostazione nuova del Pd non è come la precedente, tornare in zone ancora più losche di quelle di prima è difficile per i più. Il nuovo Pd, come dovrebbe essere? Io un'idea ce l'ho. Come quelli che, nel massimo splendore qualche anno fa, erano i partiti social-democratici. Un sogno, nella sempre anomala Italia. Finito il socialismo corrotto, sorpassato e deragliato il comunismo, inventare qualcosa è pressochè impossibile. Meglio rifarsi a qualcosa già esistente, collaudato e funzionante, almeno in certi periodi. Meglio di nulla. Ma anche qui, sforzi enormi. Riconvertire menti non ancora abituate a stare in un partito con la Binetti e Franceschini può essere la goccia che fa traboccare il vaso. "E allora decidetevi, io ho chiuso con voi" potrebbe essere la risposta. E allora hai voglia a socialdemocrazia, chi ti viene dietro? Tentativi rischiosi.

In definitiva, molti vorrebbero riuscire a definire i propri sogni in realtà.
Mentre chi c'è riuscito ora non vede l'ora di andarsene.

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